Il “Laboratorio 100 Luoghi” ha posto ai partecipanti domande importanti sull’abitare e sullo spaesamento, sull’essenziale e sul superfluo e, ovviamente, sulla migrazione e sul radicamento quali necessità e desideri di ogni essere umano.
Grazie al lavoro manuale, gli studenti di origine straniera di Asnada e della Scuola del Design hanno esplorato il legame affettivo con l’abitare in un contesto di gruppo che ha sostenuto la conoscenza reciproca dei partecipanti.
Risultato di questo incontro è stata la realizzazione di miniature relative a luoghi importanti del proprio passato e del presente e di un elaborato grafico (incisione su pastello a olio) relativo a una tappa intermedia (il viaggio, un passaggio, un momento di trasformazione).
I materiali per realizzare le miniature, volutamente “di scarto”, ambiscono ad accendere una riflessione sulla metafora dell’utile e dell’inutile, che tanto attraversa le persone di origine straniera e i giovani di oggi.
Il laboratorio ha offerto ai partecipanti l’opportunità di potenziare le soft skill, ovvero:
1) praticare l’ascolto di se stessi e degli altri attraverso la costruzione di manufatti e la narrazione;
2) praticare la lingua Italiana, nel caso degli studenti stranieri e svolgere il ruolo di peer tutor, nel caso degli studenti italiani.
Il laboratorio rappresenta la terza edizione di “Geografie della migrazione e del radicamento”, percorso avviato a Roma nel 2011 dall’associazione Asinitas in collaborazione con Giacomo Borella e già proposto a Milano nel 2012 dall’associazione Asnada, anche allora con un finanziamento di Fondazione Cariplo.
Il percorso ha avuto luogo presso Lab Allestimenti e Lab Prototipi del Dipartimento di Design, nel campus Bovisa.